“Oltre ottanta donne vittime di stalking, maltrattamenti o lesioni in famiglia in provincia di Como. Quattordici le richieste di allontanamento da casa emanate d’urgenza dalla Procura della Repubblica comasca e già due le misure cautelari emesse a carico di uomini, compagni, mariti. Quattro vittime sentite al giorno, una media impressionante calcolata dopo l’entrata in vigore, lo scorso 9 agosto, del Codice Rosso. Numeri dolorosi che inchiodano la nostra provincia a guardare ancora una volta in faccia al fenomeno della violenza sulle donne, tragicamente alto in tutto il Paese, maledettamente elevato anche a Como”. Lo dichiara la deputata comasca del Partito Democratico Chiara Braga da sempre impegnata politicamente anche contro la violenza di genere.
“Il reddito di cittadinanza non è un sussidio ma uno strumento attivo di inserimento nel mondo del lavoro.
Bene quindi l’avvio della formazione in Lombardia di 329 navigator che affiancheranno gli operatori dei centri per l'impiego. Sarà un sostegno utile per individuare, da una parte, le competenze di chi usufruisce del reddito di cittadinanza e successivamente per ampliarle e per interfacciarsi direttamente con il mondo del lavoro.
L’invito va alle aziende perché si rivolgono ai centri per l’impiego per la ricerca personale”, così Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta l’avvio della formazione dei 329 navigator in Lombardia.
Anche questi’anno 2019 Azimut sostiene il progetto dell’Associazione Verso il Kurdistan a sostegno dell’Ospedale nel campo profughi di Makhmur, nel Sud Kurdistan (Nord Iraq), situato a 100 km da Mossul nel deserto iracheno.
Il campo è popolato da 14 mila profughi curdi sopravvissuti alle violenze e alle evacuazioni forzate dai loro villaggi in Turchia.
Oggi il Campo di Makhmur è stato riconosciuto come municipalità, e, per questo, riceve un piccolo contributo dallo Stato centrale. L’Onu, invece, non c’è più a Makhmur, dal 2014.
La popolazione del Campo è aumentata, si sono formati nuovi quartieri, ma non si riescono a fare nuovi progetti per mancanza di fondi. C’è il problema delle fogne scoperte che, soprattutto d’estate, sono maleodoranti e inquinanti. La corrente elettrica arriva con intermittenza, al massimo per dodici ore al giorno. L’acqua è inquinata e scarseggia.
Il popolo di Makhmur è riuscito negli anni a garantire la propria sopravvivenza nel campo, grazie ad un sistema di autogoverno democratico.
Per la sua undicesima edizione, la “Festa delle Api” di Erba cambia di nuovo sede: non più a Villa Amalia, dove si era trasferita nel 2017, ma all’Oasi S. Maria degli Angeli. Uno spostamento di poche centinaia di metri che, assicurano gli organizzatori, ovvero il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, non cambierà lo spirito della manifestazione che si terrà nel fine settimana del 21 e 22 settembre prossimi.
Dichiarano i responsabili del Circolo Ambiente: "Viste le difficoltà ad ottenere l’uso di Villa Amalia da parte della Provincia, abbiamo nuovamente dovuto cambiare sede. Ma siamo sicuri che nel bellissimo contesto dell’Oasi S. Maria degli Angeli, la Festa manterrà la sua impostazione, visto che nelle precedenti edizioni ha sempre avuto un pubblico molto interessato e sempre più numeroso".
Infatti anche per quest'anno si conferma molto intenso il programma della Festa dedicata al mondo dell'apicoltura e dell'agricoltura biologica.
Tasso di occupazione femminile tra i più bassi d’Europa, abbandono del lavoro che si pone agli stessi livelli, media di figli per donna ferma a poco più di uno: in Italia fare le madri e lavorare è più complicato che altrove.
“E la Lombardia, dove i bambini tra zero e 2 anni sono circa 250mila (al 1 gennaio 2018, ndr), ha una copertura di 23,5 posti in asilo nido ogni 100. Molto più bassa la percentuale di Como che, con 13850 bambini a fronte di 2323 posti, si attesta al 16,8. Ma l’Obiettivo di Lisbona, ratificato da tutti gli Stati europei, prevedeva 33 posti ogni 100 bimbi da raggiungere entro il 2010 – denuncia Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, facendo eco all’allarme appena lanciato dai sindacati –. E invece di incrementarli, la Regione si è sempre limitata ad adottare misure complementari, come ‘nidi gratis’, rispetto a quelle statali, senza aumentare, appunto, la rete di offerta dei servizi all’infanzia, ora sottodimensionata, frammentata ed eccessivamente rigida, che non supporta pienamente la conciliazione degli orari di vita e lavoro e non offre opportunità di crescita educativa e di relazione a tutti i bambini”.
Apprendiamo con preoccupazione che a distanza di circa un mese sono state segnalate concentrazioni non conformi di propazina nell’acqua ad uso potabile distribuita in due diversi comuni della provincia di Como, Colverde e Grandate, con il conseguente divieto d’uso e disagio nella popolazione interessata.
Nel comune di Colverde l’emergenza è stata dichiarata superata dopo alcuni giorni a seguito di nuove analisi, ma non risulta siano state spiegate le possibili cause dell’evento, che quindi potrebbe ripresentarsi.
La propazina è un diserbante selettivo usato in agricoltura contro le graminacee e probabilmente anche come erbicida per altri scopi e in letteratura è citato, come altre triazine, come possibile inquinante delle acque sotterranee.
In base alla classificazione CE (CLP n. 1272/2008) si tratta di sostanza “molto tossica per gli organismi acquatici” e “sospettata di provocare il cancro”, ovviamente per esposizione a dosi significative per tempi prolungati.
Dalle notizie riportate dalla stampa sembra di capire che entrambi i casi siano emersi a seguito di campionamenti a cura dell’ente gestore degli acquedotti e non dal monitoraggio ufficiale di ATS lungo la rete o di ARPA nella falda sotterranea.
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