‘Basta Trenord’ anche in provincia di Como. Domani, giovedì 30 ottobre 2019, a partire dalle 7, nella stazione di Fino Mornasco, comincerà la campagna del Pd lombardo per una nuova gestione delle ferrovie regionali, con un volantinaggio e una raccolta firme.
“Saremo in mezzo ai pendolari per parlare con loro e monitorare la situazione, visto che ormai i disagi sono all’ordine del giorno”, dicono Angelo Orsenigo e Federico Broggi, consigliere regionale e segretario provinciale del Pd.
Il Gruppo regionale del Pd critica con durezza il nuovo sistema di assegnazione della case popolari in Lombardia, spiegando cosa succede anche in provincia di Como: “La novità costringe i cittadini bisognosi a partecipare a una riffa insensata per ogni bando che si apre, con perdita di tempo e di soldi. In questo modo, intanto, la Regione nasconde il bisogno abitativo, che rimane molto elevato”, spiegano Angelo Orsenigo e Carmela Rozza, consiglieri regionali del Pd, dati comaschi alla mano.
Il regolamento oggetto di critica è stato approvato in consiglio regionale nel 2016 e, dopo una sperimentazione fallita, è entrato ufficialmente in vigore nel 2019. Oggi sono attivi in Lombardia 22 bandi in 9 diverse province che vanno a scadenza tra il 31 ottobre e il 16 dicembre. In tutto sono in assegnazione 813 alloggi di proprietà dei Comuni e delle Aler: si va dai 457 alloggi disponibili di Milano fino al singolo alloggio di Arconate e di altri comuni. Il primo e grave effetto è che tutte le domande presentate in precedenza, che componevano le diverse graduatorie, ed erano 54.662 nel 2018, semplicemente decadono.
Cosa succede ora? “I cittadini bisognosi a cui non è stata assegnata la casa dovranno rifare la domanda – fanno sapere Orsenigo e Rozza –. Facciamo un esempio su tutti: nel 2018, a Cinisello Balsamo c’erano 886 domande pendenti. Nel 2019 il Comune ha fatto un primo bando con il nuovo regolamento per 9 alloggi, scaduto a luglio, e ha raccolto 149 domande. Ora Cinisello ha emesso un nuovo bando per altri 18 alloggi: i 140 cittadini che non hanno ottenuto l’assegnazione dovranno partecipare anche a questo, ripartendo da zero”.
Buongiorno,
annunciamo che l'assemblea della rete provinciale di associazioni "Como per il clima" è convocata per domani 30 ottobre 2019 h. 18 alla sede dell'Arci di Como in via Lissi 6 (Rebbio).
Ordine del giorno:
- istituzione consulta per l'Ambiente
- dichiarazione emergenza climatica
- modalità di adesione alla Rete
- scelta della sede
Per aderire alla Rete è sufficiente inviare un email a questo indirizzo indicando nome e cognome, eventuale gruppo o associazione di riferimento e contatto telefonico.
Associazioni, gruppi informali e singoli cittadini che hanno a cuore anche le tematiche ambientali connesse ai cambiamenti climatici sono invitati a intervenire.
Per chi non conosca la localizzazione, la sede dell'Arci, è quasi di fronte al cineteatro Nuovo di Rebbio. Salire i gradini del bar "Parco Lissi", voltare a sinistra aggirando il fabbricato. L'entrata è dalla parte posteriore.
Cordiali saluti,
Fabio Germinario
“Organizzazione e gestione di eventi per il turismo culturale”: corso di alta formazione di Fondazione Enaip Lombardia, sede di Como
Quello comasco è un territorio ricco di storia e di creatività, con un alto valore turistico e culturale.
La città ha dato i natali a personaggi illustri della letteratura e della scienza (su tutti Plinio il Vecchio e Alessandro Volta), ma molti sono gli uomini e le donne di ingegno, italiani e stranieri, che sul Lago di Como hanno tratto ispirazione e rinvigorito lo spirito.
Diversi, soprattutto architetti, hanno contribuito a definirne la «sublime» bellezza, come avrebbe scritto Stendhal, impreziosendo le sue rive di splendide ville e giardini (alcune note in tutto il mondo, come Villa d’Este e Villa Carlotta). Questo territorio è stato una delle mete più suggestive e di maggior richiamo per viaggiatori e artisti d’ogni parte d’Europa e d’America ai tempi del Grand Tour.
“E anche oggi non ci siamo fatti mancare niente, nel comasco, in termini di disagi per il trasporto su rotaia. Ecco perché ribadiamo che adesso davvero ‘Basta Trenord’, come recita lo slogan della nostra campagna”, lo dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, riportando le ennesime lamentele dei pendolari comaschi e ricordando la raccolta firme e il volantinaggio che il Partito democratico lombardo, assieme al Gruppo regionale del Pd, sta facendo in tutta la regione.
“Già il treno delle 6.49 per Rho ha aperto la giornata con 25 minuti di ritardo. Quello delle 7.07 per Stazione Centrale, a Milano, ne ha contati 23, arrivando, per dire il vero, già dalla Svizzera con 12 minuti, e viaggiando con metà vagoni chiusi. Per l’affollamento, a Seregno, ci sono stati momenti di tensione tra i viaggiatori che volevano salire, e ci raccontano di una rissa sfiorata. Pendolari che si sacrificano tutta una vita e che finiscono per litigare tra loro per colpa della scellerata gestione di Regione Lombardia a trazione leghista e di Trenord”.
Questa mattina Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il prefetto Ignazio Coccia e i rappresentanti dell'Ats Insubria e della Montagna, l'ispettorato del Lavoro e Inail. I sinacati sono fortemente preoccupati dal numero d'infortuni avvenuti nel Comasco.
L'incidente mortale di lunedì 16 settembre a San Bartolomeo, l'ultimo in ordine di tempo, accende ancora una volta la luce sui problemi della sicurezza sul lavoro all'interno del nostro territorio: basti pensare che, negli ultimi dieci mesi, solo in Val Cavargna si sono quattro incidenti gravissimi, di cui due mortali. Necessario, quindi, fornire ai lavoratori risposte urgenti e impegni condivisi.
"Siamo sodisfatti dell'incontro - spiegano i sindacati - nel confronto, non ci si è limitati a esprimere preoccupazione, ma si è entrati nel merito delle questioni più rilevanti per il territorio. Sono emerse alcune proposte: un osservatorio permamente in cui confrontarsi sulle situazioni che meritano d'essere verificate e controllate. Poi, si è proposta la firma di un protocollo con gli enti locali e le associazioni datoriali circa la sicurezza e la legalità nei luoghi di lavoro, con un'attenzione particolare alla questione degli appalti".
Inoltre, come da mesi i sindacati chiedono, è necessaria l'assunzione di figure da utilizzare per i controlli, il potenziamento degli enti ispettivi (così da garantire i controlli anche nei luoghi di lavoro più periferici).
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