Intervista di Fabio Barone, fim maker Roberto Sgrò - Presso il cinema teatro di Chiasso
Re Lear
di: William Shakespeare
con: Michele Placido, ,Gigi Angelillo, Margherita Di Rauso, Federica Vincenti, Francesco Bonomo e altri
scenografia: Carmelo Giammello
musiche originali: Luca D'Alberto
costumi: Daniele Gelsi
disegno luci: Giuseppe Filipponio
regia: Francesco Manettie Michele Placido
Lear non è un testo, Lear è un mondo, è il Mondo, è la distruzione del Mondo, l'Apocalisse e infi ne la successiva, appena possibile, rinascita. Al principio del XVII secolo le teorie di Keplero, Galilei, Hobbes, unite alle idee di Giordano Bruno e altri, stavano prepotentemente rivoluzionando il modo di vedere il mondo da parte dell'Uomo. Improvvisamente la Terra diveniva una parte infinitesimale del Creato, non più al centro dell'Universo, ma una "palla di terra e acqua" vagante nell'Infinito. Shakespeare sembra assorbire questo sentimento terrorizzante dell'Uomo di fronte al Cosmo, per restituirci quell'immensa metafora della condizione umana che è il Re Lear.