Bocciata la mozione a prima firma del consigliere pentastellato Roberto Cenci, sulla dismissione degli impianti di termovalorizzazione vetusti e poco efficienti, per una più efficace e razionale gestione dell’incenerimento dei rifiuti in Lombardia.
Roberto Cenci (M5S Lombardia): «Anche oggi la Giunta di centrodestra dai banchi del Consiglio Regionale ha dato lezione sull'ennesima eccellenza lombarda. Per l'assessore Raffaele Cattaneo in Lombardia l'aria è sana, tutto è perfetto e anche i tumori sono magicamente spariti, proprio perché l'aria è pulita. Ovviamente tutto questo non è vero e la Giunta racconta una storia che non corrisponde alla realtà. Il Movimento 5 Stelle è molto preoccupato per il futuro della qualità dell'aria, perché il passo politico di questa Giunta non cambia mai. Dalle parole dell'Assessore si capisce che per i termovalorizzatori si prospetta un futuro destinato allo smaltimento dei rifiuti speciali, quelli industriali, una rotta molto pericolosa. La Giunta lombarda si riempie la bocca di parole come: green o impatto zero, in verità in Lombardia rischia di diventare il polo di smaltimento dei rifiuti speciali di tutta Italia. Riteniamo necessario invertire subito questa rotta, perché si sta creando un sistema economico che non ha nulla di sostenibile, né dal punto di vista ambientale né dal punto di vista economico. Non vogliamo i mega impianti di riciclo e combustione dei rifiuti che per alimentarsi hanno bisogno di importare rifiuti da tutta Italia. L'obiettivo del Movimento 5 Stelle deve essere quello di perseguire gli obiettivi delle 4 R: ridurre, recuperare, riutilizzare e riciclare», conclude il pentastellato Roberto Cenci.
La mozione, non approvata, chiedeva di:
Predisporre, in attuazione degli impegni della precedente Giunta e nell’ambito della pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti, un piano, comprensivo di cronoprogramma, per la progressiva dismissione degli impianti di incenerimento lombardi più vecchi e meno efficienti, come quello di Cremona, Busto Arsizio e Como.
Avviare tavoli di confronto fra le parti interessate, al fine di programmare la chiusura degli impianti in questione, nonché la bonifica dei siti interessati, affiancando e coadiuvando gli attuali proprietari e gestori degli inceneritori. Favorire la transizione verso un’economia circolare, con la diminuzione dei rifiuti prodotti, una raccolta differenziata sempre più efficace, nonché attraverso lo sviluppo e la promozione di soluzioni innovative di recupero di materia ed energia dai rifiuti.
Avviare tutte le azioni necessarie a interrompere l’ipotesi progettuale della terza linea di incenerimento presso l’impianto di ACSM AGAM di Como. Comunicare ai competenti Ministeri che gli impianti di incenerimento più piccoli e obsoleti, come quello di Busto Arsizio, Como e Cremona, non sono più considerati strategici per la gestione dei rifiuti in Lombardia.
Milano, 3 maggio 2022
Stamattina il Consiglio Regionale della Lombardia ha bocciato la mozione sullo stop alla terza linea dell'inceneritore di Como. La richiesta, firmata da Raffaele Erba (M5s), prevedeva un impegno per avviare un percorso alternativo al tradizionale smaltimento dei rifiuti anche alla luce delle prese di posizione contrarie delle forze politiche comasche e degli approfondimenti eseguiti dalla Commissione Speciale istituita dal Consiglio Comunale.
Raffaele Erba (M5S): “Spiace vedere che per l’ennesima volta venga bocciata in Regione Lombardia una nostra iniziativa che va in direzione del progresso. Il trattamento dei rifiuti attraverso gli inceneritori è un processo che appartiene ormai al passato”.
“Così come stiamo abbandonando le discariche, allo stesso modo dobbiamo accantonare l’incenerimento. E' arrivato il momento di innovare nel campo del trattamento dei rifiuti e la strada da percorrere deve puntare a una sempre maggior raccolta differenziata e una più forte selezione dei rifiuti attraverso impianti dedicati”.
“Il modello di economia circolare adottato dal Contarina s.p.a. è ammirabile. Grazie a una visione ecologica lungimirante, la società a completa partecipazione pubblica ha ottenuto risultati eccezionali in Veneto: qui la raccolta differenziata ha raggiunto il picco dell'89,7% a fronte di una media nazionale del 61,3%. Questo sistema, efficiente e funzionale, dovrebbe essere replicato su scala nazionale sfruttando le risorse del PNRR previste proprio per questo tipo di interventi”. “Con il SuperBonus 110% abbiamo dimostrato come l’ambiente e la sostenibilità possano generare benessere e posti di lavoro. E' nostro dovere compiere lo stesso percorso anche nell'ambito del trattamento rifiuti”.
Milano, 3 maggio 2022