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BREBEMI E LE ALTRE AUTOSTRADE: DICIAMO NO A QUESTE OPERE, PER APRIRE LA LOMBARDIA ALLA  MOBILITA' NUOVA

E' finita, ingloriosamente, l'era del governatore Roberto I Formigoni, che dopo l'abdicazione ha lasciato il posto a Roberto II Maroni. Siamo così passati dalla promessa di nuove autostrade alla nuova stagione, la cui maggiore cifra di innovazione consiste nel 'vediamo se ci riusciamo noi' a fare le autostrade di Roberto I. Fa niente se nel frattempo è intervenuta una crisi economica, manca la liquidità e quella poca dovrebbe essere usata con grande lungimiranza, ci si è accorti che il suolo consumato in Lombardia è spropositatamente troppo, le famiglie non comprano più auto e se possibile le dismettono, confidando in un aumento e in un miglioramento dell'offerta di trasporto pubblico che però, per ora, non è all'orizzonte: le autostrade restano nel cuore e occupano tutto lo spazio mentale del nuovo (si fa per dire) governo regionale. Dalle fila dell'opposizione, dove pure qualche ricambio è intervenuto con l'ingresso del Movimento 5 stelle, finora non si è alzato nemmeno un filo di voce di dissenso... forse stanno scaldando i motori?

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www.rabalem.blogspot.com

La Guardia di Finanza ha aperto un'inchiesta per turbativa d'asta nei confronti della società nata per la realizzazione della Pedemontana, il nuovo tratto autostradale, in parte a pedaggio, che collegherà Varese e Bergamo, oltre ad avere altri lotti di competenza a Como (tangenziale).

Per turbativa d'asta s'intende quando gli offerenti si accordano tra di loro per eliminare la concorrenza, una metodica assai comune in Italia che permette agli offerenti d'intascare più soldi dall'amministrazione, presentando prezzi elevati rispetto a quelli reali.

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Tav e grandi opere sul territorio lombardo
La realizzazione delle grandi opere non riguarda solo l’Alta Velocità in Valsusa. La nostra regione
si trova infatti all'incrocio di importanti corridoi internazionali e l'apertura dei nuovi tunnel di
base transalpini raddoppierà il volume di merci che transita su questo territorio, tra i più
urbanizzati, trafficati e inquinati d’Europa. Per movimentare sempre più merci da posti sempre
più lontani, al contrario di quanto viene detto, il Tav richiede l’integrazione con nuove autostrade
(come Pedemontana che ne ricalca la linea, o Bre.be.mi), tangenziali e raccordi (TEM, Rho-
Monza, Malpensa-Boffalora, ecc), con nuovi porti intermodali internazionali ferro-gomma (Busto
Arsizio, Sacconago, Vignate, Pioltello, Bergamo, Chiasso-Como), con aeroporti (ampliamento di
Malpensa e suoi collegamenti), porti e retroporti (Alessandria, Tortona, Mortara), con il sistema
delle gronde ferroviarie e relativo traffico merci nei centri abitati (nuova Arcisate-Stabio,
raddoppio Luino-Gallarate, quadruplicamento Chiasso-Monza, collegamento Seregno-Bergamo,
ecc.), e ovviamente la connessione con le altre linee Tav (Gottardo, Sempione, Terzo Valico,
Brennero) che tutte convergono sul nostro territorio.

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