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Votate "Sì" al referendum del 17 aprile contro le trivelle!

<<Bisogna votare "Sì" per dire stop al petrolio e per rilanciare le fonti rinnovabili e per ridurre l'inquinamento delle città>>

"Tutti a piedi o in bicicletta a votare "Sì" al referendum del 17 aprile contro le trivelle!".

E' questo l'invito che il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” rivolge a tutti i cittadini affinché vadano a votare "Sì" al prossimo referendum che chiede l'abrogazione della norma che consente di prorogare fino ad esaurimento le trivellazioni di petrolio e di gas in mare.

E propone che ai seggi, anziché in auto, ci si vada a piedi o in bicicletta, per rivendicare una nuova politica energetica, con meno petrolio e con più energia pulita.

Si ricorda che il referendum si terrà in tutta Italia (e non solo nelle regioni interessate dalla trivellazioni marine). Ed ecco come il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” spiega perché è doveroso andare a votare (e votare "Sì") anche in Lombardia, che ovviamente non è direttamente interessata dalle perforazioni in mare. Spiegano gli ambientalisti: "Anche in Lombardia dobbiamo dare un segnale chiaro alla politica: occorre dire stop al petrolio e rilanciare le energie pulite. La Lombardia è la regione più edificata e più industrializzata d'Italia e pertanto quella che consuma più energia: proprio per questo occorre dare un segnale di controtendenza: votando "Sì", anche i Lombardi potranno sostenere una nuova politica energetica, fatta di meno combustibili fossili e di più energie rinnovabili!".

A tal proposito gli ambientalisti ricordano che per tutto lo scorso inverno le nostre città sono state interessate da livelli altissimi di smog (con settimane di superamento delle soglie di allarme per l'inquinamento dell'aria), che è causato dal riscaldamento degli edifici e dal traffico veicolare, ovvero dalla combustione dei derivati del petrolio. La ricetta per contenere lo smog passa pertanto dalla riduzione dell'uso delle fonti fossili, a favore di quelle pulite. Per questo il referendum del 17 aprile costituisce un'importante occasione per dire stop al petrolio, anche per ridurre l'inquinamento dell'aria che respiriamo.

Per tutti questi motivi l'invito del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” è quello di andare a votare "Sì" al referendum del 17 aprile, contro le trivelle ma soprattutto a favore delle fonti rinnovabili, che aiuteranno a ridurre l'inquinamento delle nostre città.

CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”

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L'associazione ambientalista festeggia i 25 anni di attività a tutela del territorio

Fitto il programma 2015: Campo di volontariato, Festa delle Api, presentazione di libri, iniziative contro i rifiuti, ... e molto altro

COMO/LECCO/MERONEIl Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” compie 25 anni di attività!

L'associazione ambientalista, che agisce nel territorio compreso tra le province di Como, Lecco e Brianza, è nata nel 1990, dapprima come Circolo Legambiente di Merone e successivamente, dal 2003, ha assunto il nome di Circolo Ambiente "Ilaria Api".

Nei 25 anni di attività, l'associazione si è sempre contraddistinta per una strenua lotta contro l'inquinamento e la cementificazione del territorio; e poi ancora i progetti di recupero ambientale di aree naturali e le iniziative contro la privatizzazione dell'acqua.  Notorie le vertenze a difesa del fiume Lambro e contro l'incenerimento dei rifiuti nei forni della Cementeria di Merone. Senza dimenticare le azioni per una nuova cultura per la tutela del territorio: interventi di educazione ambientale nelle scuole, cineforum e presentazione di libri sulle tematiche ambientali. E poi le iniziative a favore della pace e contro le ecomafie.

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Le associazioni ambientaliste propongono un nuovo approccio al tema del dissesto idrogeologico
Alto Lambro: un "Patto per il Territorio" contro le alluvioni
“Nella zona di Merone si sono concentrati gli allagamenti, ma anche opere fluviali spesso inutili e dannose”
MERONE (CO) – “Contro le alluvioni, superiamo la logica dell’emergenza, salvaguardando il territorio e i fiumi ed evitando nuove opere inutili”.
Dopo gli eventi alluvionali delle scorse settimane, le associazioni ambientaliste dell’alto Lambro propongono un “Patto per il territorio”, basato sulla prevenzione e su una nuova gestione del territorio e dei fiumi. A proporlo: Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” di Merone, Le Contrade e L’Orrido di Inverigo.
Le associazioni ritengono che la maggioranza delle opere di mitigazione del rischio idraulico finora realizzate sono risultate inefficaci (se non addirittura dannose). Infatti, nel caso specifico del bacino dell'alto Lambro, il Contratto di Fiume si sta rilevando l'ennesima occasione persa: l'impostazione e la gestione date da Regione Lombardia e dal Parco della Valle del Lambro, con progetti "calati dall'alto" e blindati a qualsiasi alternativa, ne riducono sensibilmente la condivisione e l'effettiva utilità.

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Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” sostiene la proposta per la balneabilità del fiume

Lambro balneabile: bisogna eliminare tutti gli scarichi!

 Roberto Fumagalli: “Le istituzioni devono inoltre completare la separazione delle fognature”

L’associazione ambientalista, che ha sede a Merone, da sempre si batte per la tutela del fiume e per il miglioramento della qualità delle sue acque, denunciandone gli scempi [vedasi: www.circoloambiente.org/vertenze/lambro.html]. Fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1990, l’associazione (allora denominata Circolo Legambiente di Merone) ha organizzato numerose iniziative; solo per ricordarne alcune: nel 1995 una manifestazione dal titolo “Vogliamo fare il bagno in un Lambro pulito”; e poi nel 2001 una serie di iniziative denominate “Lambro da vivere” [vedasi: www.circoloambiente.org/lambro/lambrodavivere_2001.html], che avevano lo scopo di creare attenzione sul destino del fiume e di sollecitare interventi per il disinquinamento del corso d’acqua.

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