Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Quattro appuntamenti, quattro incontri per parlare di “spazio”. Lo spazio vissuto, la quotidianità e i luoghi dove il vivere si manifesta. Lo spazio lavorativo, i luoghi d’incontro, i luoghi di culto, gli spazi che erano e che oggi non ci sono più. Pensiamo alle piazze, ai parchi con le panchine dove ci si incontrava per chiacchierare e che oggi sono stati sostituiti dalle chat e dalla rete, ricordiamo i cortili dove i bambini sperimentavano il gioco e l’incontro con l’altro. Questi luoghi si sono trasformati in postazioni casalinghe dove i video-tape e i giochi interattivi fanno da padroni. E ancora, lo spazio che non dedichiamo più a noi perché i cellulari non ci abbandonano nemmeno nei momenti più intimi varcando persino i confini più sacri della nostra vita; basti pensare a quante registrazioni video nelle sale parto con gli smartphone.
Questi e molti altri temi saranno affrontati dalla dr.ssa Maria Adele Pozzi, psichiatra e psicoterapeuta e dal dott. Andrea Carta, psicologo e criminologo, con l’intervento della dott.ssa Vittoria Speltoni, antropologo culturale. Durante i quattro incontri proposti da Impronta Arcobaleno presso la propria sede sita in via alla Madonna 11, Cantù. Aspettiamo chiunque abbia desiderio di trovare uno spazio in cui confrontarsi e parlare. Gli incontri, gratuiti, si terranno il 23 febbraio, 9 e 23 marzo ed il 16 aprile. È gradita prenotazione. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ospedale Cantù - Orsenigo (PD): “presidio qualificato, ma mancano medici. Regione risponda all’appello”

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

“Oggi ho partecipato con molta soddisfazione alla Festa dell’Ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù. Con piacere ho ascoltato la relazione che il direttore generale della Asst Lariana, Fabio Banfi, ha presentato in merito all’attività dell’ospedale, una struttura per casi acuti che è un punto di riferimento fondamentale per il territorio e che non subirà variazioni negli orari d'apertura del pronto soccorso, a cui è garantita un'operatività di 24 ore. Un presidio che può contare su ottimi medici e infermieri, su personale qualificato e appassionato. Un ospedale in grado di avere ottimi rapporti con le persone, con le fondazioni e le imprese del territorio da cui riesce ad avere fondi e donazioni. A tutti gli operatori va il nostro grazie per il lavoro che stanno facendo”, è quanto dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, al termine della visita di stamattina al nosocomio canturino.
Orsenigo affronta anche un tema importante per il Sant’Antonio: “Mi domando se la Giunta regionale abbia pronte le risposte che l’ordine dei medici aveva chiesto quindici giorni fa rispetto alla mancanza drammatica di medici di famiglia e di chirurghi sul territorio. L’ordine denunciava che ‘il personale non viene rimpiazzato in modo regolare e programmatico’, per carenza di investimenti e perché le borse di studio ‘sono insufficienti’, come ha dichiarato”.

Sicurezza a Cantù - Broggi e Bianchi: “la Lega ha solo perso tempo. Servono provvedimenti e iniziative seri”

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

“Dichiarare che Cantù vada militarizzata vuole semplicemente dire che nei due anni di amministrazione leghista è stato fatto ben poco sul tema della sicurezza, cavallo di battaglia della propaganda del Carroccio”, è senza mezzi termini Federico Broggi, segretario provinciale del Pd, commentando la situazione che si sta creando a Cantù, sul fronte della sicurezza e sulle dichiarazioni dell’on. leghista Molteni.
“Non posso non rilevare che l’unico scopo di Molteni sia quello di far leva sulla paura delle persone, ammettendo l’incapacità di affrontare un problema così importante. Ha infatti ragione l’assessore Metrangolo quando dichiara alla stampa che ai cittadini non si possono raccontare fesserie, perché le istituzioni devono essere credibili e non possono giocare sulla suscettibilità delle persone – prosegue Broggi –. Discutiamo di videosorveglianza e di controllo del vicinato, aumentiamo il pattugliamento del territorio: su questi temi noi supporteremo l’azione dell’amministrazione. Ma evitiamo di fare sparate insensate”.

A Cantù, il 29, un dibattito pubblico sulla ‘ndrangheta, con la Commissione regionale Antimafia

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Un incontro pubblico per dibattere sulla presenza della ‘ndrangheta nel Canturino e in provincia di Como, ma soprattutto per trovare soluzioni per combattere la criminalità organizzata a Cantù. È questa, in estrema sintesi, la finalità dell'incontro dal titolo “La ‘ndrangheta a Cantù”, organizzato dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, che si terrà il prossimo giovedì 29 novembre alle ore 21 presso la sala dei convegni di Cantù (piazza Marconi).
La serata sarà introdotta dalla presentazione (a cura di Federica Beretta) dei dati raccolti durante la Ricerca di monitoraggio sulla presenza mafiosa in Lombardia, effettuata dal Centro di Ricerca sulla Criminalità Organizzata dell'Università degli Studi di Milano, diretta dal professor Nando Dalla Chiesa; dati che riguardando da vicino anche la provincia di Como e il particolare Cantù. Particolare riferimento sarà dedicato alle azioni delle organizzazioni mafiose che gravitano intorno alle attività commerciali e di somministrazione della zona di Cantù e ai servizi legati alla ricezione del Comasco.

Feed RSS

Collegati su Twitter o Telegram e seguici

 

    

 

 

©2024 Sito realizzato da Noerus aps

Search

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.