Non ci serve un Recovery plan centrato sui profitti dei soliti noti. Per questo la Società della Cura, convergenza cui aderiscono - ad oggi – oltre 1800 aderenti collettivi e individuali in tutta Italia*, presenta il suo “Recovery PlanET”**: il piano per una ripresa centrata sull’uguaglianza di genere, i diritti delle persone e dell’ambiente in oltre 20 piazze di tutta Italia.
Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” - In queste ultime settimane assistiamo al drastico abbassamento del livello delle acque del lago di Como. Argomento di grande rilevanza, strettamente legato al tema dei cambiamenti climatici. Ma soprattutto connesso alla gestione della risorsa idrica nel suo complesso. Stiamo parlando del ciclo dell’acqua, che va dalle sorgenti - ubicate perlopiù sulle pendici montane - , passando per fiumi e laghi, con - nel mezzo - i vari utilizzi e prelievi da parte dell’uomo. Ebbene,
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua - Il "governo dei migliori" e il Recovery Plan ci vengono venduti come soluzioni salvifiche che cancelleranno i peccati dal nostro paese “restituendo” prosperità e benessere. La realtà però racconta di una gravissima sovversione della democrazia e di un piano infarcito della stessa cultura liberista che ci ha condotto alla situazione attuale, e che punta ancora alla privatizzazione dell'acqua. A poco più di 20 giorni dalla consegna del "nostro" PNRR (Piano Nazionale Resilienza e Ripresa) alla Commissione europea, a che punto siamo?
La nostra petizione vuole porre all’attenzione del Parlamento Europeo la mancata esecuzione da parte del Governo Italiano della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea del 25 luglio 2018, causa C-528/16, che considera a tutti gli effetti OGM gli organismi ottenuti mediante le nuove tecniche/metodi mutageni - le cosiddette “New Breeding Techniques” (NBT), note anche come tecniche di evoluzione assistita (TEA) ossia i prodotti del “genoma editing” Questa sentenza assoggetta quindi questi “nuovi OGM” alla regolamentazione secondo le leggi vigenti, in particolare la direttiva 2001/18/CE.
Massimo De Rosa (M5S Lombardia) - "La relazione consegnata dal DG Gubian oggi alle Commissioni regionali, chiarisce una volta per tutte un fatto: l'arroganza del centrodestra lombardo ha fatto perdere tempo e salute ai cittadini. Oggi sappiamo che gli errori che hanno portato al caos vaccini in Lombardia sono politici, non tecnici.
«Uno dei miei primi atti da Ministro, ormai 15 anni fa, é stato quello di recarmi a Lampedusa e denunciare le pratiche di rimpatrio verso la Libia. -dichiara Paolo Ferrero, vice presidente del Partito della Sinistra Europea - Già a quei tempi l'allora regime faceva il lavoro sporco di esternalizzazione delle frontiere, per conto dell'Italia e degli altri paesi UE. Ne scautrirono forti tensioni che portarono il governo con l'allora ministro degli esteri D'Alema e quello degli interni Amato a interrompere pratiche illegittime.
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